Se ne sente ormai parlare anche in Italia, anche se ancora bene cosa sia non lo si è capito: si chiama'Trash the dress" ed è l'ultima frontiera del servizio fotografico nel settore del matrimonio. Protagonista assoluto: l'abito da sposa, una volta conservato come ricordo di un giorno unico, come reliquia di un amore incredibile; oggi, invece, da molte spose riadattato per diventare un elegante vestito da sera oppure rindossato per un servizio fotografico fuori dal comune, quello del Trash the dress, appunto. Una moda arrivata da oltreoceano con un nome che è tutto un programma: significa infatti "rovina, distruggi l'abito" e si tratta di rivestire i panni degli sposi felici, per farsi immortalare in ambienti eccezionali come le campagne della Toscana nella Val d'Orcia. Fotografie non in posa, bensì giocando, correndo, rotolandosi, tutte situazioni che non solo rischiano di sporcare il vestito, ma anche di sgualcirlo, strapparlo, insomma rovinarlo. Insomma, tutto il contrario di quello cui siamo stati abituati in tutti questi anni.Con l'occasione del workshop a Siena di un famoso fotografo americano, il fotografo di matrimoni Sam Hurd, ho incontrato il mio collega tedesco che mi ha chiesto se conoscevo una coppia che avrebbe voluto farsi fotografare nelle campagne della toscana, per fare accrescere il suo portfolio. Ho subito pensato a Luca e Giulia, che si sono sposato lo scorso anno nel mese di luglio e così ho chiesto se volevano vestirsi come sposa e sposo per fare un Trash The Dress (una cosa semplice, senza trucco, scarpe comode e nessuna preoccupazione di sporcare il vestito). Essi hanno accolto con favore l'iniziativa e quindi siamo stati nella splendida campagna della Val d'Orcia per fare le fotografie a Pienza, con me e Christian Hamann si sono uniti anche i miei tre figli, Sara e Lorenzo hanno scattato molte fotografie che ho postato qui sotto, fatte molto bene! Francesco il più piccolo non era molto interessato al posto :)